II mondo del lavoro è in costante progresso tecnologico. Ecco quindi l’introduzione di nuovi esoscheletri come il nuovo MATE della Comau
Era il 1965 quando fu prodotto il primo esoscheletro per essere utilizzato in ambito militare e, ad oggi, gli esoscheletri stanno divenendo degli accessori quasi giornalieri. Sono, infatti, ritrovabili in ambiti lavorativi legati alle fabbriche poiché supportano l’operatore e ne migliorano la qualità del lavoro.
MATE: la crescita del mercato degli esoscheletri
Nel 2018 sono state vendute ben oltre 7.000 unità in ambito manifatturiero, ma il potenziale necessario al mercato del lavoro sarebbe di circa 60 mila unità per tutte le tipologie di esoscheletro, con un tasso di crescita previsto di oltre il 50% negli anni che vanno dal 2019 al 2024. Se poi si guarda l’età media dei lavoratori che è in aumento soprattutto nei paesi industrializzati, la domanda non può che aumentare.
Sebbene una parte del lavoro nelle fabbriche sia automatizzato, l’apporto dell’uomo è ancora necessario e fondamentale e rimane al centro di numerose operazioni, sia a valore aggiunto, sia ripetitive ma che richiedono un alto livello di precisione. Basti pensare che svolgendo alcune mansioni, ad esempio, un operaio può sollevare il braccio fino a 4600 volte al giorno che diventano, all’anno, quasi un milione di volte. Capite bene come un esoscheletro possa nettamente semplificare questi gesti semplici, ma a lungo andare problematici.
Gli esoscheletri nel mondo del lavoro
Ad esempio, sempre nell’ambito delle nuove tecnologie robotiche indossabili che supportano gli operatori nelle attività lavorative, l’esoscheletro con tecnologia passiva MATE, che non necessita di batterie o motori, garantisce un supporto posturale che segue i movimenti degli arti superiori, senza resistenza né disallineamento. Questo genera una riduzione del 30% dell’affaticamento dei muscoli principali della spalla.
Progettato da Comau in collaborazione con gli operai per rispondere alle loro esigenze, l’esoscheletro può supportarli in numerosi settori, tra cui costruzioni, elettrodomestici, agricoltura, servizi e automotive. Ai vantaggi per il lavoratore, come il miglioramento del comfort della postazione di lavoro, la riduzione dell’affaticamento muscolare e, di conseguenza il miglioramento della qualità del lavoro svolto, si uniscono i benefici indiretti per l’intera società, a partire dalla tutela del benessere della forza lavoro da parte delle aziende.
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